SEND – Servizio Notifiche Digitali
Dal 2025 CAF ACLI è punto di ritiro SEND. SEND è la nuova piattaforma digitale sviluppata da PagoPA per l’invio degli atti da parte della Pubblica Amministrazione a cittadini e imprese, finanziata con fondi del PNRR.
Per accedere agli atti tramite SEND è necessario disporre di strumenti digitali come PEC, SPID o Carta d’identità elettronica. In assenza di questi strumenti, è possibile rivolgersi a una sede CAF ACLI per consultare e stampare l’atto ricevuto.

Che cos’è SEND?
SEND è una piattaforma digitale sviluppata da PagoPA su cui la Pubblica Amministrazione deposita tutte le comunicazioni con valore legale (atti, accertamenti, multe, rimborsi, notifiche, ecc) di cui sono destinatarie persone fisiche, società o imprese.
Quando sulla piattaforma viene depositato un certo atto, il soggetto che ne è destinatario riceverà tramite PEC un Avviso di Avvenuta Ricezione (AAR); se invece il destinatario è registrato su IO e ha attivato il servizio di notifiche digitali, oppure ha fornito la propria mail o il suo numero di cellulare sul sito di SEND, riceverà un messaggio su questi canali.
Nel caso infine il destinatario non sia raggiungibile tramite nessuno di questi canali digitali, l’amministrazione, per garantire che la notifica venga comunque recapitata, provvede a inviargli una raccomandata presso l’indirizzo di residenza, ossia una versione cartacea dell’Avviso di Avvenuta Ricezione trasmesso altrimenti tramite PEC o l’applicazione IO.
Che cos’è l’Avviso di Avvenuta Ricezione?
L’Avviso di Avvenuta Ricezione è il messaggio che contiene tutte le istruzioni necessarie per consultare sulla piattaforma SEND, accedendo tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE), l’atto depositato dalla Pubblica Amministrazione di cui sono destinatari l’impresa X o il cittadino Y. Una volta effettuato l’accesso, il destinatario potrà dunque visualizzare tutti gli atti notificati, scaricare gli eventuali documenti allegati e procedere ai pagamenti gestendo l’intero processo digitalmente.
Come posso scaricare gli atti se non ho SPID, PEC o CIE?
Coloro che non disponendo di strumenti digitali come SPID o CIE, hanno ricevuto l’Avviso di Avvenuta Ricezione in forma cartacea tramite raccomandata, possono recarsi presso una delle sedi territoriali CAF ACLI che prestano servizio come punti di ritiro SEND, la cui lista è consultabile sul sito ufficiale della piattaforma.
CAF ACLI infatti, grazie a un accordo tra la Consulta Nazionale dei CAF e PagoPA, è riconosciuto come punto di ritiro tramite il quale i cittadini possono ricevere assistenza per accedere, consultare e stampare qualunque atto che li riguardi depositato su SEND.
Quali atti posso consultare e stampare tramite CAF ACLI?
Il servizio fornito da CAF ACLI in qualità di punto di ritiro SEND prevede due tipologie di supporto, ossia la stampa:
degli Atti di Notifica;
- e degli Avvisi di Notifica.
Atti di Notifica
La stampa degli Atti di Notifica consente di ottenere una copia cartacea dell’atto notificato e della relativa documentazione. Per garantire la sicurezza delle notifiche, il ritiro può essere effettuato solo previa identificazione del richiedente, che deve coincidere con il destinatario dell’atto o con un suo delegato.
Per richiedere il servizio, il destinatario (o il suo delegato) deve recarsi presso un punto di ritiro SEND portando con sé:
- l’Avviso di Avvenuta Ricezione(AAR);
- un documento di identitàvalido del destinatario e, in caso di delega, anche del delegato;
- il codice fiscaledel destinatario e, in caso di delega, anche del delegato.
Avvisi di Notifica
La stampa dell’Avviso di Notifica consente di stampare una copia dell’Avviso di Avvenuta Ricezione (AAR) nei casi in cui il destinatario sia stato classificato come irreperibile assoluto durante il tentativo di recapito.
Per richiedere il servizio, il destinatario (o il suo delegato) deve recarsi presso un punto di ritiro SEND portando con sé:
- un documento di identitàvalido del destinatario e, in caso di delega, anche del delegato;
- il codice fiscaledel destinatario e, in caso di delega, anche del delegato.
Il Pagamento
Dopo aver controllato la cartella, il contribuente deve pagare entro 60 giorni presso:
- sportelli del concessionario,
- banche,
- uffici postali.
In caso di difficoltà economica, è possibile richiedere all’Ufficio emittente la rateazione delle somme iscritte a ruolo. La richiesta deve essere presentata:
- in carta semplice,
- accompagnata da documentazione idonea,
- prima dell’inizio della procedura esecutiva.
L’Ufficio, dopo aver verificato i requisiti, può concedere una dilazione fino a 60 rate o sospendere la riscossione per un anno, prorogabile fino a 48 rate. Per importi superiori a 25.822 euro è necessaria una fideiussione bancaria o assicurativa.
La Riscossione Coattiva
Se il contribuente non paga entro i 60 giorni, il concessionario può procedere autonomamente con:
- iscrizione di ipoteca su beni immobili;
- fermo amministrativo su beni mobili registrati (es. veicoli);
- espropriazione forzata di:
- beni immobili,
- beni mobili,
- crediti presso terzi o somme dovute nell’ambito di rapporti di lavoro (fino a un quinto).
Il concessionario può avvalersi anche di altre azioni esecutive, cautelari o conservative previste dal codice civile.
Contestazione delle Cartelle
Se il contribuente ritiene l’addebito infondato, può presentare contestazione all’Ufficio impositore per richiederne l’annullamento.
- In caso di illegittimità accertata, l’Ufficio è tenuto ad annullare la cartella in autotutela e ad effettuare lo “sgravio”.
- Se l’annullamento è parziale, l’Ufficio comunica l’ammontare delle somme residue.
Se l’Ufficio non accoglie la richiesta, il contribuente deve presentare ricorso alla Commissione tributaria provinciale entro 60 giorni dalla notifica.
Nota: Il ricorso non sospende automaticamente la riscossione. In caso di rischio di danni gravi, il contribuente può richiedere la sospensione sia alla Commissione tributaria sia all’Ufficio locale dell’Agenzia.